Se la società è cancellata, la sentenza ex art. 2932 c.c. è emessa nei confronti degli ex soci.
La Corte di Cassazione civile, infatti, con ordinanza n. 15762/2023, ha stabilito che a fronte della cancellazione volontaria in corso di causa della società convenuta in giudizio quale promittente alienante per l’esecuzione in forma specifica del contratto preliminare di vendita immobiliare da essa concluso, i soci verso cui tale giudizio sia riassunto succedono nell’obbligo di stipulazione del definitivo e sono potenziali destinatari degli effetti della corrispondente sentenza costitutiva, anche se di tale obbligo non si sia fatta menzione nel bilancio finale di liquidazione.
Nello specifico, l’art. 2932 del codice civile riguarda l’esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto. Quindi, se colui che è obbligato a concludere un contratto non adempie l’obbligazione, in questo caso perché la società è stata volontariamente cancellata, l’altra parte, qualora sia possibile e non sia escluso dal titolo, può ottenere una sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso.
La Seconda sezione Civile della Corte di Cassazione, dunque, con l’ordinanza n. 15762 del 6 giugno 2023 enuncia un principio di diritto. Tale principio chiarisce che laddove nelle more della stipulazione del rogito o nella pendenza di un giudizio di esecuzione in forma specifica la società promissaria venditrice venga cancellata, i soci verso succedono comunque nell’obbligo di stipulazione del definitivo e sono potenziali destinatari degli effetti della corrispondente sentenza costitutiva, anche se di tale obbligo non si sia fatta menzione nel bilancio finale di liquidazione.
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