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Mutuo di scopo: la Cassazione spiega quando si può parlare di mutuo finalizzato

Mutuo di scopo: la Cassazione spiega quando si può parlare di mutuo finalizzato

Mutuo di scopo: la Cassazione spiega quando si può parlare di mutuo finalizzato

La Cassazione, con l’ordinanza n. 15695/2024, ha chiarito un punto chiave sui mutui di scopo: non basta indicare i motivi per cui viene concesso il finanziamento per qualificare un mutuo come di scopo. Serve di più.

Per essere considerato un mutuo di scopo, la clausola di destinazione deve coinvolgere l’interesse diretto o indiretto della banca o dell’istituto finanziatore. Questo significa che deve esserci un programma contrattuale specifico e dettagliato che indichi chiaramente come verranno utilizzati i fondi. Se manca questo programma, non si può parlare di mutuo di scopo.

Ma cosa significa, in pratica? Immagina di ottenere un mutuo per ristrutturare una casa. Se nel contratto si dice solo che il prestito è per la ristrutturazione, senza dettagli su come verranno usati i soldi, non è un mutuo di scopo. Invece, se il contratto specifica che i fondi devono essere utilizzati per determinati lavori, coinvolgendo l’interesse della banca (ad esempio, garantendo che la casa raggiunga un certo valore), allora si può parlare di mutuo di scopo.

Mutuo di scopo: la Cassazione spiega quando si può parlare di mutuo finalizzato

Questo chiarimento è importante per chiunque stia considerando di ottenere un mutuo o di rinegoziare le condizioni del proprio finanziamento. Sapere se il tuo mutuo è di scopo o meno può influenzare i tuoi diritti e le tue responsabilità.

Se hai bisogno di capire meglio il tuo contratto di mutuo o di verificare se rispetta tutte le condizioni legali, possiamo aiutarti. Contattaci per una consulenza!

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