La Corte di Cassazione, sez. III Penale, con sentenza n. 9357/20 depositata il 9 marzo, ha stabilito che Integra il reato di cui all’art. 517 c.p., in relazione all’art. 4, comma 49, l. n. 350/2003, la messa in circolazione di una bevanda, da comporre ad opera del consumatore, evocativa del gusto di un vino doc italiano, nell’ipotesi in cui il mosto non provenga, diversamente da quanto appare dalla confezione, da vitigni italiani.