Surplus Finanziario nel Concordato: Cosa Dice la Cassazione
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22474 dell’8 agosto 2024, ha chiarito un punto importante per le aziende che stanno affrontando un concordato con continuità. Secondo questa decisione, il surplus finanziario che deriva dal continuare l’attività dell’impresa è considerato un aumento del valore dei beni aziendali. Questo surplus rientra nella garanzia generica dei creditori prevista dall’art. 2740 del Codice Civile.
In pratica, ciò significa che l’azienda non può distribuire liberamente questo surplus. Deve essere utilizzato per soddisfare i creditori, rispettando le priorità stabilite dalla legge. Se l’azienda tenta di alterare questa distribuzione, viola le norme che proteggono i creditori legittimi.
Questa sentenza è fondamentale perché assicura che i creditori ricevano la loro parte dei debiti in modo equo, anche quando l’azienda riesce a generare ulteriori risorse continuando la sua attività. Le imprese devono quindi essere attente a come gestiscono il surplus finanziario durante il concordato, garantendo che venga utilizzato correttamente per onorare i debiti.
Per le aziende in difficoltà che stanno valutando un concordato con continuità, è essenziale avere una buona comprensione delle implicazioni legali di questa sentenza. Un’adeguata consulenza legale può fare la differenza nel garantire che il processo di concordato avvenga senza violare le norme e protegga gli interessi dell’impresa e dei creditori.
Sdebito offre supporto e consulenza alle imprese che stanno affrontando procedure concorsuali. Possiamo aiutarvi a capire meglio come gestire il surplus finanziario nel concordato con continuità, assicurandovi di rispettare le leggi e di tutelare i vostri interessi.
Contattate Sdebito per una consulenza e scoprite come possiamo assistervi nel processo di concordato preventivo, garantendo una gestione corretta e conforme alle normative.