Cerca
Close this search box.
Esdebitazione e soddisfazione dei creditori: la Cassazione interviene con una nuova ordinanza

Esdebitazione e soddisfazione dei creditori: la Cassazione interviene

Esdebitazione e soddisfazione dei creditori: la Cassazione interviene con una nuova ordinanza

La Cassazione ha recentemente chiarito alcuni aspetti importanti riguardanti l’esdebitazione con l’ordinanza n. 15155/2024. Questo beneficio è fondamentale per i debitori che, rispettando determinati requisiti, possono liberarsi dai debiti residui. Tuttavia, la Cassazione ha specificato che tale beneficio deve essere concesso solo se i creditori non sono stati totalmente insoddisfatti o se non hanno ricevuto una percentuale «affatto irrisoria» dei loro crediti.

Nel caso in questione, la Corte territoriale aveva errato nel calcolare la percentuale di soddisfazione dei creditori, considerando anche il passivo derivante da domande tardive non esaminate e non accertate. La Cassazione ha cassato il decreto impugnato, sottolineando che per determinare l’irrisorietà della percentuale di soddisfazione, è necessario basarsi esclusivamente sui crediti accertati in sede fallimentare.

Questo chiarimento è importante perché stabilisce che l’inclusione di crediti non accertati può distorcere la valutazione e portare a decisioni ingiuste. La Cassazione ha enfatizzato che un calcolo accurato e basato su dati certi è essenziale per garantire una corretta applicazione del beneficio dell’esdebitazione.

Esdebitazione e soddisfazione dei creditori: la Cassazione interviene con una nuova ordinanza.

In pratica, questo significa che i debitori hanno una chance migliore di ottenere l’esdebitazione se le procedure vengono seguite correttamente e i calcoli sono eseguiti in maniera precisa. È un passo avanti per una maggiore equità nelle procedure fallimentari e offre ai debitori una reale opportunità di ripartenza.

Se ti trovi in una situazione di difficoltà economica e hai bisogno di chiarimenti su come ottenere l’esdebitazione, possiamo aiutarti a capire meglio i tuoi diritti e le procedure necessarie. Contattaci per una consulenza personalizzata!

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram