Apertura di credito: la sentenza della Corte di Appello di Firenze chiarisce la prova per facta concludentia
Una recente sentenza della Corte di Appello di Firenze, n. 1011 del 10 giugno 2024, ha stabilito un importante principio in materia di apertura di credito per facta concludentia. Questo tipo di apertura di credito può essere dimostrato attraverso una serie di indizi e documenti, anche in assenza di un contratto scritto.
Gli elementi chiave che possono essere utilizzati per provare tale apertura includono estratti conto bancari e altri documenti che attestano le linee di credito concesse. Questi documenti devono mostrare che le rimesse contabilmente registrate sul conto corrente hanno una natura ripristinatoria e non solutoria, confermando l’esistenza di un accordo implicito tra le parti.
La Corte ha infatti specificato che estratti conto e altri documenti bancari possono rivelare l’esistenza di un accordo implicito, mostrando che le rimesse registrate sul conto corrente sono di natura ripristinatoria. Questo significa che tali rimesse non rappresentano semplicemente pagamenti, ma ripristinano la disponibilità del fido concesso.
Apertura di credito: la sentenza della Corte di Appello di Firenze chiarisce la prova per facta concludentia
Questa decisione è fondamentale perché permette di riconoscere la validità degli accordi bancari basati su comportamenti concludenti, senza la necessità di un contratto scritto formale. È un punto di riferimento per chiunque si trovi in una situazione di contestazione con la banca riguardo a linee di credito non formalizzate.
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