La Cassazione conferma: il garante può sollevare eccezioni di nullità contro la banca
Una recente decisione della Cassazione ha stabilito che il garante autonomo può sollevare eccezioni di nullità nei confronti della banca per clausole anatocistiche e interessi non pattuiti. Questo principio è stato ribadito in diverse ordinanze, come la n. 9071 del 31 marzo 2023 e la n. 19298 del 15 giugno 2022.
La Corte ha affermato che nel contratto autonomo di garanzia, il garante è legittimato a proporre eccezioni fondate sulla nullità anche parziale del contratto base per contrarietà a norme imperative, come quelle previste dall’art. 1284, comma 3, cod. civ. In altre parole, se una clausola viola una norma imperativa, il garante può contestarla.
Questo è particolarmente importante per chi si trova nella posizione di garante, poiché offre una protezione contro l’applicazione di condizioni contrattuali ingiuste o illegali. La possibilità di sollevare eccezioni di nullità impedisce al creditore di sfruttare il garante per ottenere vantaggi che l’ordinamento vieta.
La Cassazione conferma: il garante può sollevare eccezioni di nullità contro la banca. È fondamentale per gli operatori del diritto comprendere appieno le implicazioni di questa giurisprudenza per fornire consulenza adeguata ai loro clienti.
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La Cassazione ha chiarito che queste eccezioni possono essere sollevate senza modificare sostanzialmente il contratto base, garantendo così il rispetto delle norme imperative del codice civile. Questo rappresenta un passo avanti nella tutela dei diritti dei garanti autonomi e nella promozione di una maggiore equità nei contratti di garanzia.
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